La rabbia di Ventura manifestata nel postpartia di Torino-Juventus era un po’ quella di tutti i tifosi del Toro. Certo, la squadra granata non ha particolarmente brillato contro i bianconeri, ma alcuni episodi particolarmente sfavorevoli, condizionati da decisioni arbitrali errate, hanno portato a un passivo che, probabilmente, sarebbe stato meno pesante. O forse non ci sarebbe proprio stato. Un’espulsione (almeno, perché anche quella di Bonucci era a rischio) negata ad Alex Sandro in occasione del rigore concesso a Peres e, soprattutto, una marchiana segnalazione di fuorigioco ai danni di Maxi Lopez che aveva realizzato la rete del 2-2 sono stati gli esempi più lampanti di errori che hanno pesantemente inciso sul risultato finale. E non è nemmeno la prima volta che accade.

 

Abbiamo una storia di derby con errori arbitrali” aveva commentato amaramente ieri il tecnico granata. E in effetti non ha torto: su nove stracittadine disputate (di cui una sola vinta, ed è un dato che deve comunque far riflettere), diverse sono state le gare che hanno visto i granata particolarmente penalizzati da scelte arbitrali discutibili. Abbandonando ipotesi complottiste che non devono appartenere al già sospettoso mondo del calcio, risulta comunque piuttosto demotivante il fatto che, sin dal ritorno in Serie A, il Torino si sia trovato a lottare non solo contro un avversario più competitivo sulla carta, ma sovente aiutato da decisioni sballate. Il primo anno – sia all’andata, sia al ritorno – a farne le spese fu Kamil Glik: allo Stadium, in particolare, al difensore polacco venne sventolato il rosso al 36′ del primo tempo, e sullo 0-0, per un duro intervento ai danni di Giaccherini a centrocampo. Forse il risultato sarebbe cambiato comunque, ma con un giocatore in meno da affrontare per la Juve è stato tutto molto più semplice (fu vittoria per 3-0). Al ritorno, ancora sullo 0-0, venne negato un solare rigore a Jonathas per una trattenuta vistosissima di Bonucci, che avrebbe potuto nettamente cambiare le sorti dell’incontro.

 

E dopo Rocchi e Bergonzi nella stagione 2012/2013, l’anno successivo sarà la gestione Mazzoleni a finire nell’occhio del ciclone. All’andata, il Torino ospitava la Juventus che vincerà per 1-0 con gol di Pogba al 54′, ma in posizione di netto fuorigioco. E al ritorno, allo Stadium, dove i bianconeri passarono sempre per 1-0, venne negato un solare rigore ad El Kaddouri proprio dallo stesso Rizzoli che, ieri, ha faticato a gestire la partita. Tre episodi arbitrali pesanti, in campionato, in passato, ai quali si possono aggiungere anche quelli di Coppa Italia di questa stagione, con uno Zaza che avrebbe probabilmente meritato l’espulsione per un intervento su Ichazo qualche minuto prima di siglare la rete del parziale 1-0 (ad arbitrare era Doveri di Roma).

 

Nove derby disputati, di cui sei con palesi mancanze arbitrali. Fare la conta dei punti persi lascia il tempo che trova, ma a un Torino tutt’altro che impeccabile (ribadiamo) l’amaro in bocca resta eccome. E forse, forse, le statistiche sarebbero state diverse.

 


La storia infinita

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